- . . .
- . . .
- INDIETRO
- . . .
- . . .
Oggi al lavoro ho portato una torta fatta dalla Nonna (che non è la torta della nonna). E' stato un delirio! Fra l'altro mi è molto dispiaciuto perché un collega è venuto nel mio ufficio, convinto di assaporare il meraviglioso dolce che, nel frattempo, era finito. Rimasto a bocca asciutta ha dovuto ripiegare sulle schiacciatine del distributore automatico, insultandomi pesantemente per non avergliene avanzato un pezzetto. Comunque il gran successo ha scatenato la corsa alla ricetta.
Ho fatto richiesta all'artefice di sifatta bontà che, nonostante la massima segretezza sulle questioni di cucina, in questo caso ha fatto uno strappo alla regola e ha deciso di rendere pubbliche le modalità di preparazione di questo impareggiabile dolce.
Quindi cominciamo con gli
3 uova fresche 200 g di amaretti 200 g di zucchero 100 g di burro 100 g di mandorle |
1 pizzico di sale 50 g di zucchero a velo 200 g di farina 00 100 g di margarina 100 g di nocciole |
Trita grossolanamente le mandorle, le nocciole e gli amaretti. Fai sciogliere in un pentolino il burro e la margarina.
Frulla le uova con lo zucchero, unisci il burro e la margarina, la farina e il sale. Mescola sino ad ottenere un composto omogeneo. Unisci le nocciole, le mandorle e gli amaretti e continua a mescolare sino a che tutto sia ben amalgamato.
Prendi una pirofila e rivestila con un foglio di carta forno che avrai preventivamente bagnato e strizzato (la Nonna non mi ha spiegto il perché di questa cosa) quindi versaci dentro l'impasto aiutandoti con un mestolo di legno, perché risulterà molto denso, e pareggia per bene il tutto.
Metti la pirofila in forno, preriscaldato, e cuoci tutto per 30/40 minuti a 180°
Lascia raffreddare per qualche tempo e quindi spolvera il dolce con lo zucchero a velo.
Grazie Nonna